Connolly John - 2006 - Il libro delle cose perdute by Connolly John

Connolly John - 2006 - Il libro delle cose perdute by Connolly John

autore:Connolly John [Connolly John]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General, Romance
ISBN: 9788817024754
Google: L02cOQAACAAJ
Amazon: 8817024759
editore: Rizzoli
pubblicato: 2008-11-14T23:00:00+00:00


Nel frattempo, molto più a ovest, lontano dalla loro vista e dal loro udito, un coro di trionfali ululati si levò nel cielo.

I lupi avevano trovato un altro ponte sulla gola.

Capitolo 19

Del racconto di Rolando e del lupo ricognitore

Rolando era restio a fermarsi per la notte, essendo ansioso di proseguire la sua cerca e preoccupato per i lupi che inseguivano David, ma Scilla si stava stancando e David era così esausto che riusciva a malapena a restargli aggrappato ai fianchi. Alla fine giunsero alle rovine di quella che sembrava una chiesa, e qui Rolando accettò di riposare qualche ora. Sebbene facesse freddo decise di non accendere un fuoco perché non voleva correre il rischio di venire individuati, ma diede a David una coperta in cui avvolgersi e gli permise di sorseggiare il contenuto di una borraccia d'argento. Nel deglutire il liquido David percepì un gran bruciore in gola, ma poi si sentì invadere dal tepore. Si coricò e guardò il cielo. Il campanile della chiesa torreggiava su di lui, le finestre vuote come gli occhi dei morti.

«La nuova religione» disse Rolando in tono di spregio. «Il re ha cercato di farla seguire a tutti quando ancora aveva la volontà e il potere per realizzarla. Ma ora che si è chiuso a rimuginare nel suo castello, le sue chiese restano deserte.»

«Tu in cosa credi?» chiese David.

«Credo in coloro che amo e di cui mi fido. Tutto il resto sono assurdità. Questo dio è vuoto come la sua chiesa. I suoi seguaci scelgono di attribuirgli tutte le loro fortune, ma quando lui ignora le loro preghiere o li lascia soffrire dicono soltanto che è al di là della loro comprensione e si rimettono alla sua volontà. Che razza di dio è mai questo?»

Il tono di Rolando era così rabbioso e amareggiato che David si chiese se per caso non fosse stato anche lui un seguace della «nuova religione», per poi abbandonarla quando gli era accaduto qualcosa di brutto. A volte David aveva provato quegli stessi sentimenti, seduto in chiesa nelle settimane e nei mesi successivi alla morte di sua madre ad ascoltare il prete che parlava di Dio e di quanto amasse il Suo gregge. Aveva trovato difficile mettere sullo stesso livello il Dio del prete con quello che aveva lasciato che sua madre morisse lentamente e dolorosamente.

«E chi ami?» chiese a Rolando.

Ma Rolando finse di non averlo sentito.

«Parlami di casa tua» disse. «Parlami della tua gente. Parlami di tutto tranne che di falsi dei.»

E così David gli raccontò di sua madre e suo padre, del giardino ribassato, di Jonathan Tulvey e dei suoi vecchi libri, del fatto che avesse udito la voce di sua madre e l'avesse seguita in quella strana terra, e alla fine anche di Rose e dell'arrivo di Georgie. Mentre ne parlava, non riusciva a celare il proprio risentimento nei riguardi di Rose e di suo figlio. Ne provava vergogna, e si sentiva più infantile di quanto avrebbe voluto apparire a Rolando.

«È davvero difficile» disse questi. «Ti è stato tolto molto, ma forse ti è stato anche dato molto.



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